Che cos’è la disprassia? La disprassia è un disturbo dell’esecuzione di un gesto o di un’azione intenzionale, ovvero la difficoltà a rappresentarsi, programmare, coordinare ed eseguire atti motori in serie, finalizzati al raggiungimento di uno scopo preciso. Il bambino con disprassia ha quindi difficoltà più o meno severe nel pianificare ed eseguire sequenze motorie volontarie, come ad esempio eseguire su…
Cosa sono? Che differenza c’è tra dislessia, disortografia, disgrafia? Cos’è la discalculia? I DSA, nella loro stessa definizione, sono disturbi specifici di apprendimento che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. In particolare, essi interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Sulla base del deficit funzionale interessato si possono distinguere le seguenti condizioni cliniche: Dislessia🡪…
LAVARSI IL NASO DOVREBBE DIVENTARE UN’ABITUDINE SIMILE A LAVARSI I DENTI E FARE IL BAGNO. Le malattie respiratorie sono molto più frequenti in autunno ed in inverno, soprattutto nei bambini e gli sbalzi di temperatura ed il clima più secco possono causare infezioni. E’ in questo periodo dell’anno che la maggior parte dei genitori cerca sciroppi e farmaci miracolosi. Non…
“Zoe non parla molto, e quando lo fa tende a ripetere frasi oppure le stesse domande che gli altri le fanno”. Perchè accade questo? La ripetizione di parole, frasi o domande si chiama ecolalia. Trattasi di una caratteristica comune nei bambini con autismo. Qualche bambino arriva a sviluppare l’uso funzionale del linguaggio. Il bambino autistico può godere del suono delle…
Riducete al minimo le domande dirette. Spesso e con le migliori intenzioni , i genitori credono di stimolare l’acquisizione del linguaggio nei figli ponendo loro un sacco di domande. Cercate di evitare queste domande il più possibile. Quando uno di voi parla con il bambino, provate ad ascoltare e ricordatevi di ridurre le domande dirette. Commentate le azioni. Lasciatevi guidare…
Di seguito presentiamo alcuni segnali indicatori che un alunno possa rientrare nello spettro autistico, avere un disordine ad esso relativo o particolari necessità di apprendimento. Se vengono osservati alcuni dei comportamenti sotto elencati, proponete l’alunno per una valutazione, usando le procedure in atto nella vostra scuola. Se avete bisogno di aiuto parlate con un insegnante di sostegno esperto o con…