A seguito di una lesione cerebrale le capacità comunicative di un mio caro non sono più le stesse. Come posso intervenire? E’ possibile intervenire?
L’afasia è un disturbo della comunicazione causato da lesioni delle aree del cervello deputate all’elaborazione del linguaggio o ad altre aree di connessione.
E’ un disturbo complesso, le cui alterazioni possono riguardare vari aspetti del linguaggio:
- comprensione orale e/o scritta
- produzione orale e/o scritta
- ripetizione orale e/o copia di parole.
Il fenomeno si può dunque manifestare in vari modi, a seconda dell’area interessata e della tipologia di afasia: in alcuni casi l’utente può avere difficoltà a riconoscere una parola, ad utilizzarla nel contesto e con il significato adatto, oppure può non essere in grado di reperire la parola né di pronunciarla o può essere usata una parola sbagliata ma dal suono simile a quella giusta; il disturbo può coinvolgere la comprensione e l’ espressione orale, la sola espressione orale, la capacità di leggere e o scrivere e spesso si accompagna ad altri disturbi, come la disartria o l’aprassia.
E’ però importante sapere che le abilità linguistiche perdute possono essere riabilitate sfruttando aree cerebrali adiacenti o interconnesse e stimolando le aree lesionate grazie ad una mirata terapia riabilitativa, con risultati variabili dalla gravità delle lesioni subite, dalla tipologia di afasia, dall’età dell’utente e da altri fattori.
Quando aspettare e quando
intervenire?
Al fine di massimizzare le possibilità di recupero delle abilità danneggiate è opportuno intervenire tempestivamente non appena l’utente sarà in grado di svolgere una terapia: per questo motivo durante le degenze ospedaliere viene rapidamente iniziato un primo percorso logopedico.
E’ però spesso necessario continuare il trattamento anche dopo il rientro al domicilio, per sfruttare al massimo la finestra temporale di circa un anno a seguito del danno cerebrale, durante la quale si hanno maggiori possibilità di recupero delle abilità linguistiche (anche spontaneo).